La falda asseconda l’andamento del terreno;
lo spazio interno che essa determina
è tutto proiettato verso una lunghissima loggia
affacciata sulla valle

Il legno nero utilizzato all’esterno conferisce all’edificio un carattere familiare ma al contempo enigmatico

Le travi del tetto hanno un profilo a catenaria che asseconda l’andamento delle tensioni a flessione; la copertura assume così un aspetto simile ad una tenda tesa a protezione dei reperti

Accesso agli scavi della Villa Romana / Appiano

Architettura
Il progetto intende costruire le condizioni perché la visita agli antichi reperti diventi un’esperienza in grado di trasmettere un’emozione, un’occasione per estraniarsi e viaggiare con la mente nel tempo.

Come primo atto si pone una copertura lignea a protezione degli scavi, un semplice piano inclinato in grado di garantire il più efficiente controllo delle acque meteoriche. Si tratta di una forma familiare, un grande tetto simile a quello di molti ricoveri agricoli presenti in questo territorio. La falda asseconda l’andamento del terreno; lo spazio interno che essa determina è tutto proiettato verso una lunghissima loggia affacciata sulla valle.
La loggia ritaglia una porzione del paesaggio più lontano: in basso la valle dell’Adige, salendo il monte Pozza e sullo sfondo il Massiccio dello Sciliar. Lo stesso scenario che faceva da sfondo alla vita quotidiana di Appius accompagna oggi la visita ai resti della sua dimora.
Le travi del tetto hanno un profilo a catenaria che asseconda l’andamento delle tensioni a flessione; la copertura assume così un aspetto simile ad una tenda tesa a protezione dei reperti.

Materiali
All’esterno l’edificio è immaginato rivestito in tavole di larice fiammato rifinito con olio naturale (tecnica dello Shou Sugi Ban – 焼杉板).
Per il manto di copertura viene utilizzato un materiale di tipo industriale, una lamiera grecata in zinco titanio.
I materiali utilizzati sono all’insegna della semplicità, la stessa che caratterizza i molti ricoveri ad uso agricolo presenti nel territorio.
Il legno nero utilizzato all’esterno conferisce all’edificio un carattere familiare ma al contempo enigmatico.

Cliente:
Provincia Autonoma di Bolzano
Sito web:
provincia.bz.it
Data:
2021
Località:
Appiano
Nazione:
Italia
Tipologia:
Concorso di progettazione in due gradi - 2° premio
Progetto architettonico:
Orazio Basso, Alessandro Simonato
Progetto strutturale:
W.E.I.'N Venice
Progetto impiantistico:
TERA Group